PIERA PRINCIPE - "LA ZATTERA DI NESSUNO" PRESENTAZIONE LIBRO

Sabato, 7 Dicembre, 2013 - 18:30
Bergamo - Auditorium P.zza Libertà

“Per riuscire a “danzare più nel limite che nell’abilità†mi basta ricordare la differenza aristotelica tra i termini agire e fare, dove l’agire (nell’arte come nella vita) significa mettere il proprio atto in relazione con il senso, consapevoli della propria diversità totalmente concentrati sul desiderio. L’artista che improvvisa in palcoscenico deve scegliere come intervenire in tempo reale in ogni frazione di tempo e di spazio. La tecnica dell’improvvisazione totale non si risolve né si gratifica della mera esibizione tecnica, benché sia indispensabile la padronanza del proprio vocabolario espressivo per approcciare l’inedito che si svela in quel momento in tutta la sua complessitàâ€. Piera Principe

Piera Principe, dopo gli anni di formazione iniziata in Italia nel 1974, si perfezione a Parigi, New York e Boston. Fin dagli anni Ottanta apre la sua ricerca artistica alla musica jazz e all'improvvisazione danzando per i musicisti Giorgio Gaslini, Stefano Battaglia, Piero Bassini, Daniele di Gregorio e Guido Mazzon. Collabora con Marco Baliani allo spettacolo “Come gocce di una fiumanaâ€. Dal 1999 fa parte della compagnia Sosta Palmizi diretta dalla danzatrice Raffaella Giordano. Dirige laboratori e master in diversi ambiti: dalla didattica al teatro sociale fino alla direzione artistica di rassegne. 

La sua storia di danzatrice e donna ha un secondo inizio nel 1985 quando di seguito ad uno scontro frontale sulla statale tra Milano e Cremona subisce quattro interventi alle gambe e ad un braccio. A questo seguì un altro anno di deambulazione con stampelle. Comincia a dedicarsi al limite come diversa opportunità. Non si arrende all'apparente stato del suo fisico; al contrario ne ripercorre la memoria creando poesie gestuali che andranno sempre più a contraddistinguere il suo lavoro. Ha creato il metodo di danza terapia “la memoria poetica del corpo†e il laboratorio permanente per viaggiatori abili e disabili: la Zattera di nessuno. “La zattera di nessuno. Diario di una danzatrice tra abilità e disabilità†con introduzione di Marco Baliani ci accompagna dentro questa esperienza tanto intima quanto totale e comunicativa.

“La “memoria del corpo†è il logo con cui Piera sintetizza il suo percorso, da quando, stando seduta su una sedia, dopo un anno di sofferenze ospedaliere, ha ricominciato a muoversi, pezzo dopo pezzo, ricordando al suo corpo un “prima†ormai non più raggiungibile, ma proprio per questo, nello sforzo immaginativo della memoria, capace di nuove costruzioni di segni. E così Piera è tornata a “danzareâ€, metto tra virgolette il verbo perché a vederla muoversi nei suoi a solo o nei lavori con Raffaella Giordano (uno fra tutti Quore, dove la sua presenza era magnetica anche nelle stasi) si assiste a una ricomposizione magica della struttura ossea e muscolare, si intuisce cioè che quei movimenti provengono da una mancanza, sono frutto di una assenza, come rischiassero sempre di precipitare nel vuoto, e però allo stesso tempo “danzanoâ€, fluidamente nel loro spezzarsiâ€. Marco Baliani

 

www.pieraprincipe.it